Sabatino Trattoria

Nel 1956 Valerio Buccioni rilevò l’attività di trattoria con il padre Sabatino e la madre Fidalma chiamandola “TRATTORIA SABATINO” e mantenendo inalterato il carattere di locale popolare che da molti anni caratterizzava l’attività nel rione di San Frediano, a Firenze. Molti anni davvero, considerando che già nei primi del ‘900 era stata una mensa-trattoria e, andando ancora indietro nel tempo fino al ‘700, il refettorio di un ex convento di suore.

Quando entro da SABATINO trovo un ambiente familiare, non manca mai un sorriso e un saluto spontaneo anche quando corrono indaffarati con il locale pieno! Mi piace che il ristorante abbia mantenuto la caratteristica popolare del rione, con piatti che ricordano la cucina delle nonne. I prezzi sono contenuti, per scelta: una trattoria dove poter andare spesso a mangiare e stare bene, senza pensarci troppo. Non è facile trovare ancora una ottima cucina casalinga tipica.

Uno dei punti di forza di SABATINO trovo sia proprio questo: l’impegno di mamma Laura, con le figlie Ilaria, Letizia e il genero Massimo nel rimanere fedeli alla tradizione e rispettare la propria storia, impegnandosi nel riproporla ogni giorno.

Il menù cambia tutti i giorni, seguendo la stagionalità degli ingredienti e le tradizioni delle ricorrenze. In inverno non trovi le fragole, ma puoi essere certo che i dolci tipici delle feste, al momento giusto, ci saranno tutti! La TRATTORIA SABATINO dal 1956, prima nella vecchia sede di Borgo San Frediano e ora in Via Pisana, proprio sotto la Porta San Frediano, è stata testimone anche della storia del quartiere con il “vá e vieni” di persone di tutti i tipi: habitué, turisti, lavoratori, personalità note e gente comune, tutti seduti anche allo stesso tavolo.

Le storie e gli aneddoti sono divertenti e interessanti per chiunque ami San Frediano, ma anche solo per capire come era Firenze e vivevano i fiorentini. La trattoria SABATINO é ancora oggi l’anima del quartiere di San Frediano, e consiglierei a tutti, in una bella giornata, di fare un giro nel quartiere e poi fermarsi a mangiare in famiglia.